Oltre alle calze piene di dolciumi e carbone, a Varese per l’Epifania arrivano anche i cammelli, dei dolci di pasta sfoglia a forma di cammello.
A partire dai primi giorni dell’anno le pasticcerie, i bar, le panetterie e i negozi di alimentari di Varese e provincia cominciano a riempirsi di questi dolci che vengono richiesti dai varesotti per soddisfare la loro golosità.
Un tempo nel varesotto i bambini non ricevevano doni per Natale, ma per l’Epifania. I Re Magi giungevano la notte tra il 5 e il 6 gennaio sui loro cammelli portando doni. I bambini mettevano sulla finestra scarpe, calze o berretti e vicino una ciotola d’acqua e un po’ di fieno per i cammelli. Il mattino trovavano piccoli doni come arance, mandarini, fichi secchi, torroncini e caramelle.
Qualche ingegnoso fornaio o pasticciere di Varese ebbe quindi l’idea di preparare i benauguranti cammelli di pasta sfoglia o pasta frolla. Questo avvenne però solo dopo la seconda guerra mondiale, quando le condizioni economiche delle famiglie migliorò.
Non mi risulta che in altre zone d’Italia ci sia questa tradizione. Infatti, mi sono sempre chiesta quali siano i confini della loro diffusione…
Oggi sono varesotta e quindi ora vado a fare merenda con questo bel cammello di pasta sfoglia… e sono sicura che sarà anche buono.
Commenti
complimenti per la foto, sembra un logo
complimenti per la foto, sembra un cammello pestato da un elefante 🙂
complimenti per la foto, sembra un cammello destinato al patibolo
Ciao Cecilia, ti ho “scovata” cercando notizie sulla tradizione varesina dei cammelli di pasta sfoglia. Io e la mia amica di blog Bosina stiamo cercando di saperne di più. Hai qualche notizia sull’origine di questi cammelli?
A presto, Merula
Eccomi! Grazie a Merula per avermi segnalato anche il tuo cammello, che è bellissimo! Quindi sei anche tu varesotta? Più tardi ti inserisco nelle recensioni dei miei blogcammelli! 🙂
Con simpatia
Laura
sono venuta a sbirciare anche io questi cammelli! piacere di conoscerti!!! ti metto anche nel mio post cammelloso! a presto Lo
Visto questo interesse culturale sul cammello di pasta sfoglia, vorrei riportare un ricordo curioso: in casa chiamavamo le sfogliatine a bastoncino (tipo sfogliatine vicenzi) “gambe di cammello”; come se il cammello fosse l’origine della pasta sfoglia 🙂
Marco, ciao, potrei sapere in che zona abiti per cercare di ricostruire un po’ l’origine dei cammelli di pasta sfoglia?
Ti ringrazio!
Laura
(Cecilia, ti ho inserita nel mio carnet di blogger varesini!)
mi ha fatto piacere sapere che anche voi siete interessati delle nostre tradizioni.
Grazie a mia cugina, chiamata “memoria storica di Lozza”, autrice del libro LOZZA: vicende umane di una comunità, sono riuscita ad avere qualche notizia sulla festa dell’Epifania nel varesotto.
Un tempo, fino all’arrivo della befana fascista negli anni ’30, nel varesotto i bambini non ricevevano doni per Natale, ma li ricevevano per l’Epifania. I Re Magi (Re Macc [c dolce]) giungevano la notte tra il 5 e il 6 gennaio sui loro cammelli portando doni. I bambini mettevano sulla finestra scarpe, calze o berretti e vicino una ciotola d’acqua e un po’ di fieno per i cammelli. Il mattino trovavano piccoli doni (allora la gente era povera) come arance, mandarini, fichi secchi, torroncini e caramelle.
Qualche ingegnoso fornaio o pasticciere di Varese ebbe quindi l’idea di preparare i benauguranti cammelli di pasta sfoglia o di pasta frolla. Questo avvenne però solo dopo la seconda guerra mondiale, quando le condizioni economiche delle famiglie migliorò.
Aspetto anche vostre notizie…
salve a tutti, io sono di Lozza, ma ora vivo a Ginevra e qui come in Francia per l’epifania si festeggia con un altro dolce di pastasfoglia la “galette de rois”. Sarà un caso l’associazione Re magi – pasta sfoglia ?
Potete vedere qui una foto di questo dolce: http://aquacasert.unblog.fr/les-initiatives/galette-des-rois/
il bello è che nella galette de rois c’è anche la sorpresa (fève) e chi la trova ha diritto ad indossare la corona fornita con la torta.
Grazie Cecilia e Marco! Riporto subito la notizia sul mio blog e cerco il libro di tua cugina.
Un abbraccio fortissimo
Laura
Sembrano molto buoni!
Qui in Valtellina non ci sono tradizioni particolari per l’epifania..almeno..che io sappia!
Sono venuta a cercare notizie sui cammelli dell’Epifania varesina perchè ne ho regalato uno ad una amica di Milano e non lo conosceva. Io li ho visti fin da piccola in pasticceria e nei negozi di alimentari di Varese e dei paesi limitrofi. penso sia stata la ditta Gandini e Vanetti di Varese a lanciare la moda come in seguito ha fatto con il Dolce Varese. Ciao Bianca