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Studenti universitari

  • 08/03/2015

Arriva il momento in cui non sogni più i tuoi professori, ma i tuoi studenti. Chi sono questi ultimi?

– Il gruppo di chiacchieroni che quando sono assenti ti accorgi che non c’è il solito brusio di sottofondo e pensi che i tecnici abbiano sistemato l’impianto audio.

– La ragazza georgiana che è solita portare tra i capelli una ghirlanda di fiori e indossare vestiti così stravaganti che io non avrei il coraggio di mettere neanche a Carnevale.

– La cinesina tanto carina e simpatica che quando parla sembra che cinguetti e quando cammina sembra che svolazzi.

– I ragazzi brasiliani che sostengono brillantemente l’esame e quando dici loro: “Ora non potete verbalizzare perché non vi siete registrati all’appello. Iscrivetevi al prossimo!”, rispondono: “Non importa il voto, per noi va bene così, abbiamo imparato molto in questo corso”.

– La bellissima ragazza iraniana che, esclusa dai compagni del suo gruppo, svolge da sola il progetto d’esame e prende l’unico 30 e lode del corso.

– Il ragazzo scrupoloso che ti scrive spesso email chiedendo chiarimenti e si scusa se l’indomani non potrà essere a lezione perché ha la bronco-tracheite.

– La ragazza serba che indossa una felpa con Minnie e il ragazzo colombiano che indossa una felpa con un gatto bianco, roba che neanche mio nipote di quattro anni mette più.

– Quelli che sono lì solo per scaldare le sedie. Non c’è da meravigliarsi se negli aspetti positivi della valutazione di fine corso scriveranno: “Dalle finestre dell’aula si vede sempre uno splendido tramonto”.

– La ragazza cinese che, mentre prende appunti, impara due lingue straniere: italiano e inglese.

– La ragazza spagnola che si esprime con i collage e ti dedica una pagina del suo book degli appunti.

Book studentessa cinese Book studentessa spagnola

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