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Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018

  • 07/01/2018

Palermo è la Capitale Italiana della Cultura del nuovo anno.
Essendo stata da poco a Palermo, non posso sottrarmi da un breve post arricchito da alcuni scatti fotografici.

Appena ho messo piede in città sono stata avvolta da un profumo talmente invitante che per un attimo sono stata indecisa se fiondarmi nella prima friggitoria o fare il check-in in albergo. Palermo, infatti, è caratterizzata da un profumo di fritto e cose buone da mangiare a tutte le ore e in quasi tutti gli angoli della città.

A Palermo mi ha colpito subito il grande traffico, dalla periferia al centro, roba che in confronto Milano sembra una città olandese con pochissime auto.

La cosa che più di tutte mi ha meravigliato è stata, però, la cultura e l’orgoglio dei palermitani per la loro città. Ho incontrato guide, tassisti, interpreti, albergatori, commessi ecc. preparatissimi, in grado di incantarmi raccontando curiosità storiche, architettoniche, artistiche, ambientali e gastronomiche di Palermo.

Palermo, e la Sicilia tutta, è un crocevia di culture e stili. Il fascino di questa città sta nelle sue radici: un mix di popolazioni (Fenici, Greci, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Spagnoli…) che nel corso dei secoli hanno reso così speciale questa terra con le loro culture e tradizioni. Oggi, camminando per la città, possiamo ammirare gli splendori arabi e normanni, il tripudio del barocco e del rococò e altri stili altrettanto affascinanti.

Il mio itinerario ha incluso la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni con la splendida Cappella Palatina, il meraviglioso Teatro Massimo, la particolarissima Chiesa a cielo aperto di Santa Maria dello Spasimo, la Chiesa barocca del Gesù o Casa Professa, passando per i Quattro Canti, il mercato della Vucciria e l’albero più grande d’Europa (il Ficus macrophylla). E naturalmente il Teatro Politeama Garibaldi che mi ha regalato un’emozione grandissima.

Palermo

Sul frontone della facciata del Teatro Massimo di Palermo, il più grande edificio teatrale d’Italia e il terzo d’Europa, si legge la scritta: «L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire».
Ogni popolo è il prodotto del proprio patrimonio storico e culturale. Palermo si appresta a condividere arte, cultura e bellezza. Un anno per coltivare e raccogliere la cultura, un anno per rinnovare i popoli.

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