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Appuntamento al museo

  • 02/10/2019

Un’insegnante di teatro organizza per i suoi allievi una conferenza e una visita guidata in un importante museo del teatro. Il ritrovo è alle due del pomeriggio presso la biglietteria del museo stesso.

Non appena arriva il tutor, l’insegnante gli propone: “Andiamo a berci un caffè?”. Lui ringrazia e le ricorda che a breve dovrebbe arrivare l’archistar, invitato dall’insegnante a esporre il suo lavoro di ristrutturazione del museo agli studenti.

Dopo cinque minuti, alla biglietteria arriva una responsabile del museo che si è occupata di prenotare la sala conferenze. L’insegnante la accoglie con un “Intanto che aspettiamo l’archistar, ci prendiamo un caffè?”. Lei ringrazia, ma le fa notare che è in servizio e non può uscire dal museo. L’insegnante replica fermamente: “Ma possiamo andare al bar del museo!”.

Nel frattempo arrivano i primi studenti e l’insegnante comunica loro: “Il ritrovo è alle due e mezza in sala conferenze, ora siete liberi, potete fare un giro del museo o andare a bere un caffè.”

Arriva quindi l’archistar e l’insegnante lo accoglie con un invito: “Non sono ancora le due e mezza, posso invitarla a bere un caffè?”. Ma lui rifiuta il gentile invito con un “Vorrei andare a fare una prova in sala conferenze e verificare che funzioni tutto…”.

Alle due e mezza inizia la conferenza, tutti gli studenti sono presenti in sala, l’archistar prende la parola, ma c’è un assente: l’insegnante. Sarà forse al bar a bere il tanto desiderato caffè?

Dopo cinque minuti, l’insegnante fa il suo ingresso in sala in punta di piedi per il leggero imbarazzo di essere in ritardo. La conferenza si sviluppa in maniera diversa da come era stata programmata. L’archistar parla di argomenti attuali molto interessanti, ma senza fare accenno al museo in cui si trovano. Gli studenti sono affascinati dalle parole dell’archistar per questa lezione di vita.

Al termine della conferenza, l’insegnante congeda i suoi allievi: “Ora dobbiamo lasciare la sala, ma potete fare un giro del museo da soli”.

Nel ringraziare l’archistar, l’insegnante rinnova il suo invito: “Posso offrirle un caffè?”. “Ora devo proprio scappare, sono in ritardo, ho un appuntamento”, risponde lui.

L’insegnante si rivolge allora al tutor: “Vieni su in terrazza a bere un caffè?”. Ma lui le risponde un po’ innervosito: “Sono venuto qui per visitare il museo, non per bere il caffè!”.

Si è parlato di tutt’altro tranne che del museo, doveva essere una visita guidata, ma gli studenti non sono stati guidati in nessuna sala, l’insegnante era in astinenza da caffeina… Resta da capire come mai la conferenza non sia stata organizzata in una caffetteria!

Dopo questa giornata, il tutor ha regalato all’insegnante uno spray alla caffeina e tiene sempre a portata di mano un thermos con il caffè.

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