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Ritorno in Italia

  • 06/05/2013

Un sabato notte una ragazza di trent’anni torna a Milano dopo aver trascorso sei mesi a Parigi per lavoro.

Domenica mattina esce di casa per vedere com’è cambiata la città durante la sua lontananza. Arriva davanti all’Arco della Pace e viene colta da una forte emozione che si trasforma in lacrime.

Dopo qualche passo, il suo sguardo viene colpito da una moto ferma a un semaforo in corso Sempione e, nonostante il casco, riconosce subito una persona. I due non si conoscono molto, ma lei ricorda molto bene il suo sguardo. Lei lo chiama, lui si volta e la saluta.

Sono passati sei mesi dall’ultima volta che si sono visti: lui è molto sorpreso, lei è talmente emozionata e confusa che non riesce a dire neanche una parola in italiano. Inizia allora a parlargli in francese, ma lui non capisce neanche una parola.

È mezzogiorno, lui ha un appuntamento per l’ora di pranzo: è già in ritardo e deve anche andare a comprare il regalo per la persona che l’ha invitato, ma l’evidente difficoltà della ragazza nell’articolare anche semplici frasi in italiano gli fanno mettere in secondo piano l’invito a pranzo.

Decide di accompagnarla in alcuni luoghi della città che nell’ultimo periodo sono cambiati. Arrivati in zona Garibaldi, gli occhi di lei si fanno lucidi e poco dopo, davanti alla maestosità degli edifici che crescono sempre più in altezza, il suo volto è pieno di lacrime.

Poi la invita a bere qualcosa, nel frattempo lei si tranquillizza e la conversazione tra i due si fa sempre più aperta. Il tempo passa, lui è sempre più in ritardo, ma ormai non sembra avere importanza… è la prima persona a Milano che rivede la ragazza dopo tanto tempo.

Alle due del pomeriggio si separano: lui va al pranzo, lei si reca in centro e alzando gli occhi verso la terrazza del Duomo riemergono in lei alcuni ricordi che diventano lacrime.

Milano - Arco della Pace

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